Fortitudo Baseball
Lo Speaker's Corner
Note sull'ultimo weekend
Bologna
, 2-3/6/2000
Italeri vs. Semenzato Rimini

 

Gara 1

Gara 2

Gara 3
Risultato Italeri 1 - Rimini 8 Italeri 5 - Rimini 1 Italeri 1 - Rimini 6
Partenti Donnie Schmidt
Don August
Cristian Mura
Cristian Torri
Fabio Betto
Jason Simontacchi
Vincente Don August
7.0 IP, 5 H, 0 BB, 4 K, 1 ER
Cristian Mura
5.0 IP, 3 H, 2 BB, 7 K, 0 ER
Jason Simontacchi
7.0 IP, 3 H, 2 BB, 9 K, 1 ER
Salvezza   Todd Incantalupo  
RBI   Santana 4, Bissa 1 D. Frignani 1
Extrabasi 2B Frignani, Bissa HR Santana 2
2B Balzani
 
Best AB Bissa 2/2 Santana 3/4
Balzani 2/3
Santana 2/4
GWRBI Filippo Crociati Ruben Santana James Vatcher
       
  score score score

    Nota introduttiva: questa edizione dello Speaker's Corner esce con un paio di giorni di ritardo, insieme con gli aggiornamenti statistici e i boxscore delle tre partite contro il Rimini, a causa di un collasso sofferto dal mio computer nella giornata di venerdì. Solo grazie alle competenti cure prestategli durante il weekend da Massimo Ortensi il vostro speaker è di nuovo in linea da lunedì sera. Massimo è il nostro mago informatico, oltre che la fonte di suoni e musiche che potete ascoltare dagli altoparlanti del Gianni Falchi durante le partite. Se avete qualche problema con il vostro computer, per favore non chiedetegli niente, altrimenti non avrà più tempo per stare dietro al mio.

    Due settimane di pausa aspettano la squadra, una perché ci tocca il “riposo”, e l’altra per la sosta-Coppe del campionato (l’unica di questa stagione-lampo). Quale momento migliore, quindi per fare un bilancio di metà cammino, anche se la metà è già passata da un paio di settimane?
    Per la verità, non ho visto troppe facce allegre sabato sera al Falchi, dopo la fine del trittico contro i campioni d’Italia del Semenzato Rimini. Un motivo per dispiacersi, in effetti, c’era, al di là del fatto che avevamo appena perso gara 3 per 6 a 1. Era l’occasione perduta la sera precedente, quando di fronte al più nutrito pubblico di regular season degli ultimi anni (se la costruisci, loro verranno), la squadra non aveva trovato l’ispirazione per mettere in piedi un match che potesse appassionarlo. Gara 1, in realtà, è stata tutto fuorché una gara, con il nostro attacco stregato da quello che a me è parso un vecchio marpione (non ho visto l’ex major-leaguer Don August tirare una dritta, solo cambi e curvoni) e Donnie Schmidt incapace di esprimersi ai suoi abituali livelli. Per sintetizzare l’ 8 - 1 subìto, forse basta una curiosità: degli otto avversari che hanno segnato punto, soltanto due erano andati in base con una valida. Gli altri sei ci erano arrivati camminando (4 basi per ball) o zoppicando (2 colpiti). In tutto, ben 12 basi per ball sono state concesse ad un lineup che, giustamente ritenuto il più forte in Italia, ci ha peraltro inflitto otto valide in tutto, di cui solo una extrabase (il doppio di Claudio Liverziani, che è rimasto l’unica valida dell’esterno destro riminese in tutto il weekend). Sinceramente, diverse di queste basi gratis mi sono sembrate frutto di un timore reverenziale che, se pur parte del gioco, è indispensabile controllare per evitare di castrarsi da soli in partenza. Insomma, la speranza è che il nostro americano si convinca che qui ci vuole anche un po’ di cattiveria, da aggiungere alle qualità che lui possiede di sicuro. E inoltre, cerchiamo di non farci innervosire da arbitraggi incompetenti e/o indisponenti, perché quello di venerdì sera non sarà l'ultimo che ci toccherà. La nota positiva? Un’altra buona prestazione di Alfredo Lopez Delgado, che è rimasto sul monte per gli ultimi quattro inning incassando un solo punto con due valide e quattro K. Anche lui, però, è stato un po’ generoso, concedendo quattro basi gratuite.
    Gara 2 è stata tutta un’altra storia. Ruben Santana ha preso in mano la squadra, e a suon di legnate le ha aperto il varco verso una netta vittoria. Un homer da due al primo inning, un singolo a basi piene al secondo, un solo homer al quinto: questi i suoi primi tre turni alla battuta. L’importanza della legnata risolutiva, in questo sport, trascende i punti che porta a casa: serve anche a mostrare la strada ai compagni, a dargli coraggio, a fargli capire che il pitcher avversario è vulnerabile. E vulnerabile Cristian Torri è stato davvero, per i battitori con la maglia dei Seattle Mariners: nel secondo inning, un doppio di Balzani (!), la base a Bissa e un singolo di Bondioli hanno riempito le basi, e la valida di Ruben ha decretato la fine del partente riminese. Il suo rilievo, Battista Perri, ha tenuto bene il monte per il resto dell’incontro, prendendo altri due punti. Questo per quanto riguarda la pentola. E il coperchio? Il coperchio ce l’hanno messo Cristian Mura con cinque riprese dominanti (un solo punto, non guadagnato) e Todd Incantalupo, alla sua terza salvezza su tre apparizioni da quando ci ha raggiunto, con quattro riprese di gran classe (due singoli). A vederlo sul monte, Todd sembra proprio il partente che è, ma la sua duttilità, che gli consente di adattarsi alla situazione che ha trovato, è in questo momento l’arma in più dell’Italeri.
    In gara 3, abbiamo pagato la febbre che aveva colpito in settimana il nostro partente Fabio Betto, impedendogli di mettere in campo il suo smalto migliore. Contro di lui, e contro Bidi Landuzzi che lo riceveva, gli avversari hanno aggredito le basi con grande disinvoltura, rubandone quattro nel solo primo inning (oltre a due valide e una base ball), e segnandogli alla fine cinque punti in cinque inning. Ancora una volta, di questi cinque solo uno era andato in base colpendo la pallina. Tutto questo ha reso ancora più facile il compito a Jason Simontacchi, l’imbattuto partente riminese che ha lasciato anche al Gianni Falchi un’impressione di dominanza come pochi altri visti quest’anno. Due singoli nelle prime sei riprese per lui, con otto K e solo un battitore affrontato in più del minimo (19). E’ calato al settimo, come è comprensibile succeda a chi tira forte, e ha incassato lì il suo unico punto. Ottimo, comunque, il rilievo finale di Ricky Corradini, con sei strikeout in quattro riprese in cui gli ospiti hanno segnato solo grazie ad un chilometrico solo homer di James Vatcher.

    Insomma, il bilancio del weekend lo vedo così: il minimo risultato accettabile per una squadra che si rispetti, cioè vincere almeno una partita su tre contro i più forti che ci sono in giro, in questo caso corrispondeva a quello massimo ottenibile. E’ stato raggiunto, e questo è molto positivo. L'Italeri non ha fermato la sua corsa, e a questo punto si ritrova in piena zona - playoff avendo già affrontato due volte entrambe le avversarie più agguerrite. Siamo pari al Parma (cioè, davanti, essendo il conto parziale tre a zero per noi) e ancora davanti al Grosseto di una partita. Il calendario, dopo la sosta, ci propone Caserta, San Marino, Anzio, Grosseto, Parma e Modena. I presupposti per presentarsi alla sfida casalinga col Grosseto e alla trasferta di Parma in ottima posizione di classifica ci sono tutti. L'unica cosa che mi preoccupa, in effetti, è proprio la pausa di due settimane: non vorrei che "sgonfiasse" un po' i ragazzi, che, non dimentichiamocelo, sono reduci da quattro serie in cui il più ottimista di noi avrebbe firmato per sette vittorie, e dove invece loro ne hanno ottenute dieci.

    Guardo il calendario, amici miei, ed esso mi sorride.

     Rupert the Speaker     

 

    Nota di chiusura: il sito della FIBS questa settimana riproduce diverse foto del trittico disputato a Bologna. Ci sono Dallo, Santana, Bissa, Balzani e Lele Frignani. Dateci un'occhiata.

 

Past Speaker Corners:

12-13/5/2000 Italeri - Parma
19-20/5/2000 Modena - Italeri
26-27/5/2000 Nettuno - Italeri